E' successo qualche giorno dopo il mio compleanno: ero andata in città
per incontrare degli amici, mi stavo avviando verso il centro e già notavo uno strano putiferio in giro. Non era per lo spettacolo in Arena, non c'era qualche manifestazione in piazza Brà, era qualcosa di ben più assurdo: persone che guardavano in alto cercando qualcosa. O qualcuno.
Non capivo proprio che succedesse, io non vedevo niente. Non sono tipo da fermare qualcuno e chiedere :"mi scusi che cacchio state facendo tutti quanti?" così mi son messa su una panchina a far finta di rumare nella borsa. Con un occhio guardavo nella borsa e con l'altro la gente e un punto indefinito nel cielo sopra la granguardia, dove tutti gli sguardi erano puntati.
Un vecchiotto in dialetto stretto diceva al suo amico di aver visto un "butelèto" vestito da piccione, l'altro ribatteva che "no l'era mia così zoeno", la moglie del primo biascicava qualcosa come "sgarletti"... e "brutto a sé!"
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In via 20 settembre non ci pensavo più, ma di ritorno dal mio negozio etnico preferito, vidi uno... un ragazzo occhialuto (sulla ventina?) che correva in una delle traverse come se si volesse andare a nascondere, teneva in braccio un fagotto di abiti e degli strani aggeggi (che sembravano dei liquidator inzaccherati
di guano) che cercava di coprire con i lembi di stoffa, lercia anche quella.
Bellissima la sua mise: una calzamaglia violacea indossata sotto le braghette corte, che lasciava intravedere in trasparenza i peli delle gambe: uno spettacolo osceno peggiorato anche dall'andatura goffa dell'elemento. Non feci nemmeno in tempo a scoppiare a ridere che questo tornò indietro e me lo ritrovai di fronte.
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Mi chiese un euro per l'autobus.
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....Mumble Mumble...
("Ma io sto qua l'ho già visto da qualche parte,che sia uno nuovo della Cyrano?
O l'ho visto all'Enel venerdì scorso? O era al LAS con me?")
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E poi niente, solo a casa capii che le due vicende erano collegate, e l'illuminazione arrivò quando guardai il telegiornale:
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